Il fondatore e presidente dei City Angels contro Salvini: “Si è aggregato a completa insaputa mia e dell’associazione”.
Si infiamma la polemica sull’iniziativa di Matteo Salvini, che ha consegnato doni a persone e famiglie in difficoltà accompagnando Daniela Iavarone, madrina dei City Angles. Ma a fare rumore e clamore non sono i commenti sui social ma il chiarimento di Mario Furlan, presidente e fondatore dei City Angels.
Di seguito il post condiviso sulla pagina Facebook di Matteo Salvini.
Il fondatore dei City Angels Mario Furlan contro Salvini: “Uso strumentale e provocatorio da parte di Salvini, rischia di vanificare anni di nostro lavoro”
Alla luce del clamore mediatico che ha accompagnato il gesto di Salvini, il fondatore e presidente dei City Angels Mario Furlan è intervenuto facendo chiarezza su quanto accaduto. E facendo sapere di non essere stato consultato, oltre che di essere contrario all’iniziativa di Salvini, che ha accompagnato la madrina dei City Angels Daniela Iavarone nel suo giro per la consegna dei doni.
“Matteo Salvini con i City Angels? Distinguiamo. Salvini a completa insaputa mia e dell’associazione si è aggregato al gesto personale della nostra madrina Daniela Iavarone. Se lei mi avesse chiesto un parere avrei detto di no, che non ero d’accordo, perché Salvini rappresenta valori molto distanti dai nostri e non è neanche più ministro, dunque figura istituzionale. L’associazione che guido è per costituzione antirazzista e inclusiva più che mai, per di più io sono presidente di un circolo Anpi, non so se basta a spiegare le differenze tra le posizioni. L’uso strumentale e provocatorio da parte di Salvini di un gesto che di per sé avrebbe potuto anche essere buono, se non spettacolarizzato, mi ha fatto arrabbiare molto. Rischia di vanificare anni di nostro lavoro in termini di relazione con le persone che aiutiamo e di immagine dell’associazione”, attacca Furlan senza mezzi termini e senza troppi giri di parole.
Salvini, “Fate anche voi qualcosa di buono, senza essere eroi”
Matteo Salvini ha dato seguito a quanto detto nei giorni prima di Natale, quando aveva fatto sapere che, nonostante il lockdown e le restrizioni, avrebbe girato per consegnare doni ai bisognosi. Nella giornata di santo Stefano il leader della Lega ha risposto alle critiche che hanno investito i suoi profili social.
“Io vado dove mi invitano. Il giorno di Natale sono stato all’Opera Cardinal Ferrari e a portare pacchi a quattro famiglie bisognose, il 27 dicembre andrò a San Vittore dalla polizia penitenziaria […]. Fate anche voi qualcosa di buono, senza essere eroi. Se ognuno dedicasse una parte del suo tempo a risolvere le situazioni difficili l’Italia sarà migliore, quando ci sono di mezzo persone che soffrono uniamoci nel nome del bene, i litigi riserviamoli alla politica”, ha dichiarato Matteo Salvini.